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Cos’è l’Ashtanga yoga?

L’Ashtanga Yoga è un sistema di Yoga insegnato da Vamana Rishi nello Yoga Korunta. Per quanto antico, si tratta di una tradizione vivente con alla base la relazione tra insegnante e  studente. Nei tempi moderni, l’Ashtanga Yoga è legato ai defunti maestri Sri T. Krishnamacharya e Sri K. Pattabhi Jois, che hanno diffuso per la prima volta tali conoscenze anche a persone occidentali nella città di Mysore, nel sud dell’India, dove ora i loro insegnamenti sono portati avanti con devozione da R. Sharath Jois, nostro maestro.

L’Ashtanga Yoga, conosciuto per essere uno stile di yoga esigente e dinamico, presenta alcune caratteristiche fondamentali, che aggiunte alle sequenze fisse e all’apprendimento delle posizioni “una ad una” in modo progressivo (Mysore style) rendono tale pratica unica. Vediamole di seguito:

Il VinyasaVinyasa significa coordinazione tra respiro e movimento. Il respiro guida il movimento e per ogni movimento c’è un unico respiro. Lo scopo del vinyasa è la purificazione interna. La combinazione del respiro e del movimento mentre si eseguono gli asana (le posture yoga), nelle parole di Pattabhi Jois, “fa bollire il sangue” con lo scopo di stimolare la purificazione del corpo fisico e mantenerlo in salute. Dopo che il corpo è purificato, si passa ad un livello più sottile che riguarda il sistema nervoso e gli organi di senso.

Il Tristhanam: rappresenta i 3 luoghi dove porre l’attenzione durante la pratica: a/ le postureb/ il respiroc/ lo sguardo. Questi 3 elementi sono molto importanti nella pratica dell’ashtanga e coprono di nuovo tre diversi livelli di purificazione: il corpo, il sistema nervoso e la mente. Gli stessi devono essere praticati congiuntamente.

a/ Gli asana (le posture) purificano, rafforzano e danno flessibilità al corpo.

b/ Il respiro dovrebbe essere praticato generando un leggero suono all’interno della gola. L’inspirazione e l’espirazione sono bilanciate e regolari; la durata e l’intensità dell’inspirazione equivalgono a quelle dell’espirazione. Respirare in questo modo purifica il sistema nervoso.

c/ Il dristhi (lo sguardo) è il luogo dove guardare mentre si è in una postura. Ci sono 9 drishti: il naso, tra le sopracciglia, l’ombelico, i pollici, le mani, i piedi, verso l’alto, verso destra e verso sinistra. Il drishti purifica e stabilizza la mente.

E quindi, per riassumere

“Lo Yoga è una pratica interiore. Tutto il resto è solo un circo.”

– K. Pattabhi Jois